La differenza
c'è, ed è importante!
“Surgelare”
significa sottoporre gli alimenti ad un procedimento “tipicamente industriale”, con appositi macchinari, alimenti
"freschi" vengono velocemente portati a basse temperature, inferiori ai -18°.
Questo garantisce che i “cristalli
di ghiaccio” che si vanno a formare nell'alimento siano piccoli e non
ne intacchino la struttura cellulare. In questo modo non ci saranno perdite di liquidi e sostanze nutritive, né modifiche importanti sul sapore dell'alimento.
Al momento dello scongelamento,
i liquidi tornano tali senza causare
traumi e rotture all’interno dell’alimento, facendo si che si ripristinino
le condizioni tipiche del prodotto fresco.
Nel prodotto Congelato invece, il freddo “penetra lentamente” e non ci sono prescrizioni d’uso di
tecniche particolari.
Possono pertanto essere utilizzati
mezzi blandi e temperature anche di pochi gradi sotto lo zero (ad esempio il
freezer domestico).
A differenza del surgelato, il
prodotto “congelato” richiede tempi lunghi, e ciò comporta inevitabilmente la
formazione di cristalli di ghiaccio “grandi” all’ interno del prodotto.
Nel momento dello scongelamento, la
rottura dei cristalli causerà danni alle strutture interne dell’alimento con la
fuoriuscita dei liquidi cellulari che è ben possibile vedere sotto l’alimento
scongelato e che qualcuno, nel caso della carne, confonde con il sangue o
“siero”.
In tal modo il prodotto risulterà
tanto più impoverito di nutrienti quanto lento sarà stato il processo di
congelamento.
Non tutti i cibi possono essere congelati o surgelati...
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