(di Maria Rita Pisano)
La leggenda narra che nei giorni della merla :
"Una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni.
L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo e pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume grigie”.
Come ci possiamo difendere dai giorni più freddi dell'anno? Come possiamo difenderci dal freddo a tavola?
Ecco i piatti che possono aiutarci: la polenta, le minestre, la pasta in brodo, cioccolata calda, thè, vino rosso e cibi piccanti.
Siamo nel territorio di Modica, dove con molta probabilità
"caturru" o "cuturru" viene da "Cutir", verbo
transitivo caduto in disuso, che a sua volta deriva da un ipotetico verbo
latino "Cuttĕre": golpear algo con otra cosa (colpire un materiale
con qualcosa) è in pratica quello che avviene per ottenere il "caturru"
.
La "pietra del caturru" era una volta il mulino dei poveri. L'uso di
questo utensile, di forma trapezoidale, fu, infatti, una pratica molto diffusa
alla fine dell'Ottocento tra il popolo per evadere la famigerata "tassa
sul macinato", introdotta dal nuovo Regno d'Italia.
Ingredienti: 3Kg di grano duro in 5 litri di
acqua bollente.
Nella nostra tradizione lo si condisce con
salsa di pomodoro e varie verdure cotte (bieta, indivia, lattuga e patate), o
con una salsa a base di capperi ed acciughe, o ancora olio crudo, formaggio
grattugiato e peperoncino, ma anche con pepe nero. A fine cottura
aggiungete olio evo.
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