lunedì 30 gennaio 2017

Ricetta di stagione: Spaghetti al gorgonzola e cime di rapa

(di Maria Rita Pisano)

Per la rubrica "ricetta di stagione" oggi vi proponiamo un primo "Spaghetti al gorgonzola e cime di rape" di Achille Cimino.

Le cime di rape sono ortaggi che fanno parte della famiglia delle Brassicaceae. Le foglie sono lunghe e di un verde intenso, le infiorescenze sono gialle ma si raccolgono e si consumano prima che sboccino. Si cucinano insieme alle foglie più tenere e salutari, ecco cosa contengono: sali minerali (calcio, fosforo, zolfo, ferro, manganese, sodio, magnesio, rame, selenio, potassio);vitamine A, C, J, E, K, B, B2 (acido folico);polifenoli;fibre;proteine e aminoacidi.

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Ecco la ricetta di Achille Cimino: 


Spaghetti al gorgonzola e cime di rapa

Ingredienti per 4 persone
400 g. di spaghetti 
1 mazzo di cime di rapa
300 gr di salsiccia senza pelle
60 g. di gorgonzola piccante (salato)
1 spicchio d’aglio
12 mandorle tostate
olio extravergine d’oliva
sale


Preparazione
Lavare bene le cime di rapa. Una volta pulate, lessatele in abbondante acqua, scolarle (conservando l’acqua di cottura) e tagliarle a pezzetti con il coltello. In un ampia  padella mettere l’aglio con poco olio in aggiungere la salsiccia fare cucinare per 10 minuti, aggiungere un pò di concentrato di pomodoro in tubetto, aggiungere  le cime di rapa e fare cuocere per 10 minuti. Regolare di sale, aggiungere il gorgonzola a tocchetti e un mestolo dell’acqua di cottura.
Portare a bollore il resto dell’acqua conservata, salatela. A questo punto, aggiungete gli spaghetti. Scolare la pasta  al dente. In una terrina capiente, mescolare la pasta e la crema di cime di rapa e gorgonzola, aggiungendo, se serve, un po’ d’olio.Quando impiattate tritare le mandorle e aggiungerli in ogni portata. Servire caldo

domenica 29 gennaio 2017

Nei giorni delle merla come difendersi dal freddo?


(di Maria Rita Pisano)


La leggenda narra che nei giorni della merla :

 "Una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo.  Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni. 

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L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo e pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume grigie”. 

Come ci possiamo difendere dai giorni più freddi dell'anno? Come possiamo difenderci dal freddo a tavola?
Ecco i piatti che possono aiutarci: la polenta, le minestre, la pasta in brodo, cioccolata calda, thè, vino rosso e cibi piccanti.

Siamo nel territorio di Modica, dove con molta probabilità "caturru" o "cuturru" viene da "Cutir", verbo transitivo caduto in disuso, che a sua volta deriva da un ipotetico verbo latino "Cuttĕre": golpear algo con otra cosa (colpire un materiale con qualcosa) è in pratica quello che avviene per ottenere il "caturru" .
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La "pietra del caturru" era una volta il mulino dei poveri. L'uso di questo utensile, di forma trapezoidale, fu, infatti, una pratica molto diffusa alla fine dell'Ottocento tra il popolo per evadere la famigerata "tassa sul macinato", introdotta dal nuovo Regno d'Italia.
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Ingredienti: 3Kg di grano duro in 5 litri di acqua bollente.
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Nella nostra tradizione lo si condisce con salsa di pomodoro e varie verdure cotte (bieta, indivia, lattuga e patate), o con una salsa a base di capperi ed acciughe, o ancora olio crudo, formaggio grattugiato e peperoncino, ma anche con pepe nero. A fine cottura aggiungete olio evo.


lunedì 23 gennaio 2017

Un primo siciliano "arriminato"

(di Maria Rita Pisano)

Per gli amanti della pasta ecco una ricetta che dovete assolutamente preparare: la pasta chi vruocculi arriminati.

La pasta con i vruocculi arriminati è uno dei piatti siciliani, palermitani in particolare, must della nostra cucina.

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Il termine "arriminato" significa "mescolando" che viene identificato dall'atto continuo di mescolare (appunto arriminare) che serve a rendere cremoso il condimento per la pasta. I broccoli, elemento principe del piatto, sono addolciti dalla cipolla, dall'uva passa, dai pinoli con l'aggiunta dell zafferano che colora e profuma. Il gusto deciso e forte del piatto è dato dalle sarde salate. Questo primo sfizioso dalla nostra cucina, subisce delle trasformazioni a seconda della provincia in cui  ci troviamo. Possiam, infatti, mangiare la pasta (preferibilmente bucatini) col broccolo in bianco, in verde, con l'estratto di pomodoro con l'aggiunta di pomodoro pelato.

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Ecco gli ingredienti per quattro persone: 400 gr. di bucatini, 1 broccolo di media grandezza, 2 piccole cipolle, 50 gr di uva passa, 50 gr. di pinoli, 4 sarde salate, olio extravergine q.b.,  sale e pepe q.b, zafferano e pangrattato.

Procedimento:

Ammollare in acqua tiepida l’uva passa e i pinoli. Lessate in acqua salata il broccolo e conservate l’acqua di cottura, che rigorosamente userete per cuocere i bucatini.
Tagliate ora finemente le cipolle e soffriggetele in un tegame. Appena la cipolla sarà imbiondita aggiungete le sarde salate, schiacciandole con un cucchiaio di legno tanto da  ridurle in poltiglia. Aggiungete le passoline e i pinoli scolati e fate insaporire per qualche minuto. A questo punto unite il broccolo lessato e spolverizzatelo con del pepe macinato fresco. Mescolate bene (arriminate) con un cucchiaio di legno, unite una bustina di zafferano sciolta con qualche cucchiaio di acqua di bollitura dei broccoli e portate a cottura per circa 5 minuti.

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A questo punto cuocete i bucatini nell’acqua del broccolo messa da parte. Scolateli, aggiungete l’altra bustina di zafferano, mescolateli con il condimento e servite. Se volete potete aggiungere della  “muddica atturrata” che si ottiene mettendo in un padellino un cucchiaio d’olio con del pangrattato, che farete tostare senza farlo bruciare, quando sarà ben colorato scendere dal fuoco e spolverizzatelo sopra la pasta, (il formaggio dei poveri, dice la tradizione).

venerdì 13 gennaio 2017

Le crocifere conosciute in tutta Europa


(di Maria Rita Pisano)

Alla famiglia delle crocifere appartengono gli ortaggi di stagione : i broccoli.


broccoli, sono coltivati per lo più in Europa, la parte edibile della pianta sono sia le foglie (cavolo cappuccioverzacinesemarinonerocavolini di Bruxelles) sia il suo interno (broccolobroccoletticavolfiore). 


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Nella cucina siciliana, il broccolo e le sue parti sono molto utilizzate, esso è un  un alimento molto amato perché, oltre al gradevole e gustoso sapore, il broccolo ha pochissime calorie  circa 27 per 100 gr.
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Ne esistono diverse varietà ma le più note sono due: il cavolo broccolo che ha un fusto corto e inflorescenze di un colore verde acceso, con i fiori biancastri, molto simili a quelli del cavolfiore anche se più piccoli.

Mentre, il cavolo broccolo ramoso che è simile al cavolfiore e presenta la cima di un colore verde azzurro e i germogli laterali morbidi, di un colore verde scuro, chiamati broccoletti. 
I broccoli son ortaggi ricchi di sali minerali come, specialmente calcio, ferro, fosforo, e potassio

Contengono anche vitamina C (indispensabile per prevenire diverse patologie che vanno, dalle malattie cardiache all'osteoporosi), vitamina B1 e B2, fibra alimentare.
 I broccoli combattono la ritenzione idrica aiutando l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare le scorie. Si tratta di alimenti preziosi, dalle virtù curative straordinarie, compresa quella di ridurre il rischio di cataratta e proteggere dall’ictus.


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domenica 8 gennaio 2017

L'alchimia del fuoco dell'Etna

(di Maria Rita Pisano)

Nel territorio catanese, alle pendici di sua maestà il vulcano, è prodotto uno dei liquori “strong” adatto agli amanti dei superalcolici : il “ Fuoco dell’Etna” o  “Mandarinetto”.
Si tratta una miscela esplosiva simile ad un pugno sullo stomaco, il “Fuego” come direbbero gli spagnoli, è la caratteristica che i veri appassionati di superalcolici ricercano in questo prodotto.
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Il grado alcolico del fuoco dell’Etna è di 50° oppure 70°, si può trovare sul mercato in bottiglie tipicamente ricoperte da lava vulcanica  e anche in anfore in ceramica con rappresentazioni tipiche siciliane.
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Il fuoco dell’Etna, viene consumato in purezza come digestivo, oppure può essere utilizzato nella preparazione di cocktail o in aggiunta sul gelato artigianale.

Il colore rosso brillante è una delle caratteristiche di questo liquore, che unito agli aromi ed essenze, lo rendono un prodotto unico.
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L’alchimia che avvolge il liquore rosso fuoco, riguarda la ricetta e le dosi degli ingredienti. Ad oggi infatti, resta ancora segreta la ricetta originale.



Si conoscono però, gli ingredienti che vengono utilizzati per realizzare l’esplosivo liquore :  infuso di erbe officinali della zona etnea  e petali di rose in soluzione idroalcolica cioè una miscela di acqua più  alcool a gradazione 50° o 70°. 

venerdì 6 gennaio 2017

Dolci coccole per la merenda

(di Maria Rita Pisano)

Con le basse temperature la merenda ideale è dolce. Davanti al camino con il nostro plaid preferito e una buona tazza di the o cioccolata calda e torna subito il buon umore. 
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Volete preparare la cioccolata calda a casa vostra? Ecco la ricetta che fa a caso vostro.

Ingredienti

 250 ml di latte (intero fresco),50 gr di cioccolato fondente,1 cucchiaio di cacao amaro (in polvere),1 cucchiaio raso di zucchero (di canna, integrale ecc..) oppure sostituite lo zucchero con la cannella,1/2 cucchiaio di fecola di patate (o amido di mais)
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Procedimento
Tritate finemente il cioccolato fondente. Riscaldate il latte in un pentolino, non appena il latte è caldo  aggiungete il cacao e la fecola setacciati, mescolando con una frusta a mano per evitare la formazione di grumi. Aggiungete, ora, anche lo zucchero o cannella e mescolate sempre per scioglierlo completamente. 
A questo punto il latte sarà arrivato sul punto di bollore, quindi unite il cioccolato fondente e mescolate bene, vedrete che si scioglierà subito. Fate addensare ancora un paio di minuti e servitela con qualche ciuffetto di panna montata.

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mercoledì 4 gennaio 2017

Dolce...carbone!

(di Maria Rita Pisano)



La notte della Befana si avvicina e come ogni anno i nostri bambini aspettano i dolci nella calza appesa al camino. Caramelle, cioccolattini, biscotti e dolcumi vari sono tra le lecornie più attese dai piccoli, ma sono stati tutti buoni? La Befana premia con i dolcetti i bambini più buoni e per gli altri invece...tanto carbone!


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Ecco la ricetta: "Dolce carbone"

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Ingredienti per la glassa: 300gr. di zucchero a velo, 1 albume, colorante alimentare nero e 4 gocce di succo di limone.
Per lo sciroppo: 300 gr. di zucchero, 100 gr. di acqua e colorante alimentare nero o colorato.

Procedimento: Iniziate dalla glassa: ponete gli albumi in una ciotola, aggiungete le gocce di succo di limone e iniziate a montare con le fruste.

Incorporate a poco a poco con un cucchiaio lo zucchero e velo. Unite, infine, il colorante alimentare nero in polvere. Continuate a montare finché non otterrete una glassa densa e scura. A parte in un pentolino dal fondo spesso in acciaio, non antiaderente, preparate lo sciroppo: versate l’acqua e il colorante nero, aggiungete lo zucchero semolato.
Ci vorranno circa 10-15 minuti. Scaldate leggermente 2 cucchiai di glassa a bagnomaria o in microonde e versateli all'interno dello sciroppo . Date una mescolata veloce e versate subito in uno stampo da plumcake foderato con carta forno (o in uno stampo che abbia un bordo alto).

domenica 1 gennaio 2017

Cucina di riciclo: Lenticchie

(di Maria Rita Pisano)

La notte di Capodanno mangiare lenticchie è di buon auspicio! Se vi sono avanzate potete riciclarle cucinado delle gustose polpettine! Bastano pochi ingredienti e un ottimo antipasto per il vostro Capodanno è pronto.

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Ingredienti3 patate medie, 1 spicchio d'aglio, 250gr di lenticchie lessate, 2 cucchiai di olio extra  1 fetta di pane, sale e pepe qb e 1 cucchiaino di timo 


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Preparazione : Preparate il soffritto con aglio, aggiungente le spezie: timo, peperoncino e un pizzico di sale. Aggiungete ora, le lenticchie già pronte, aggiustate di sale e pepe e lasciate insaporite il tutto per  5 minuti. Ora, versate tutto il composto ottenuto nel frullatore in modo da ottenere un crema densa. Aggiungere il pane ammollato in poco latte, strizzato e spezzettato con le mani. Frullare nuovamente. Aggiungete, ora, le patate lesse, sbucciate e schiacciate con la forchetta, il pangrattato e mescolare fino ad ottenere un impasto sodo.
Ricavate delle polpette da disporre in una teglia, precedentemente ricoperta da carta forno e infornate per 20/25 min a 180 gradi.